Head-Up Display

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Claudio Braglia

Giornalista professionista automotive

Frequentava ancora la facoltà di ingegneria quando ha iniziato la sua carriera giornalistica a Motosprint e Autosprint. Successivamente sono arrivate InMoto, Auto, SuperWHEELS, Moto World e alVolante, alcune delle quali ha anche concepito e diretto. La sua passione? Guidare soprattutto in pista e realizzare le prove più complete supportate da rigorosi rilevamenti strumentali.

Proiettare immagini e informazioni sul parabrezza all’altezza degli occhi nel campo visivo di chi sta al volante, è un’ottima idea per due motivi: non si è costretti a distogliere lo sguardo dal traffico e soprattutto gli occhi non vengono stressati da continui cambiamenti di messa a fuoco “lontano-vicino” come succede passando dal cruscotto alla strada.

Sintetizzato dall’acronimo HUD, l’Head-Up Display (letteralmente “Display Testa Alta”) è un ADAS di ultima generazione che visualizza informazioni importanti (andatura, giri motore, limiti di velocità, oltre alle indicazioni del GPS, sul viaggio e sulla vettura) di grande aiuto per chi guida, senza costringere a cercarle nel cruscotto, che solitamente ha scritte piccole e vicine fra loro.

Una tecnologia ereditata dagli aerei da caccia

Da lungo tempo utilizzato negli aerei militari, l’HUD può essere fornito nell’equipaggiamento di serie, come optional o anche come accessorio aftermarket. A prescindere dal tipo di lenti e specchi utilizzati, le immagini proiettate appaiono come fluttuanti nell’aria, in uno spazio collocato circa un paio di metri davanti al guidatore.

Il centro nevralgico del sistema è collocato all’interno della plancia, dove vengono generati i fasci di luce inviati da un sistema Lcd con due specchi piani. Le informazioni da visualizzare vengono separate e gestite da una centralina che calcola e decide dove posizionarle, mentre un grande specchio concavo le proietta sul parabrezza.

Sono due i tipi più diffusi

Un monitor TFT (Thin Film Transistor: Transistor a Film Sottile) con retroilluminazione a LED genera l’immagine a colori. Due specchi asferici la ingrandiscono e la reindirizzano compensando anche eventuali distorsioni dovute alla curvatura del parabrezza.

Oltre al tipo di Head Up Display più sofisticato che proietta le immagini nel campo visivo, ce n’è un’alternativa più economica che visualizza dati e grafica su un diaframma in materiale plastico semitrasparente che fuoriesce dal dorso della plancia ogni volta che si procede all’avviamento del motore. Da ricordare che indossando occhiali da sole polarizzati le immagini proiettate perdono nitidezza.